ONDE E LEUCEMIE. IL VERO RISCATTO DI RADIO VATICANA

 

Il lavoro peritale del prof. Andrea Micheli, disposto cinque anni fa dal gip Zaira Secchi, si è concluso con una formulazione netta e chiara: esisterebbe un nesso di causalità tra le morti per leucemia di bambini residenti esposti per lungo periodo alle emissioni elettromagnetiche degli impianti di Radio Vaticana.

Il processo per omicidio colposo plurimo non è finito, anzi deve ancora cominciare, ma saltano agli occhi le battute d'agenzia con le quali si da voce alla replica della "Chiesa". "Secondo la letteratura scientifica internazionale in materia di effetti dell'elettrosmog sulla salute umana- ha sostenuto il direttore dell'emittente vaticana- non è stata mai dimostrata l'esistenza di un nesso di causalità...". Inoltre l'emittente vaticana ha espresso "stupore" per la divulgazione della notizia ed ha annunciato che "presenterà al più presto  le proprie considerazioni e controdeduzioni dei propri consulenti tecnici, il prof. Umberto Veronesi e la dottoressa Susanna Lagorio".

Noi tutti avremmo voluto che la conclusione scientifica forense fosse stata diversa da quella cruda e sconvolgente che viene presentata oggi agli occhi del mondo. I cittadini attivi dei comitati di Roma nord forse avrebbero preferito essere annoverati tra i visionari che lottano senza ragione contro mulini a vento. Ma più di dieci lunghi anni di controversie giudiziarie e di perizie, pronunce della Cassazione e condanne per il reato di "getto pericoloso di cose" sembrano propendere per una verità diversa da quella sperata: esisterebbe e sarebbe reale il rischio per i bambini di ammalarsi e morire abitando per lunghi periodi nei pressi di grandi sorgenti elettromagnetiche.

Un uomo di Chiesa ha certezze religiose in quanto uomo di  "Fede" che crede nel dogma. Ma la fede e la convinzione assoluta nel campo religioso non possono divenire certezze scientifiche. In altre parole, come si fa a costruire un dogma sull'innocuità degli impianti trasmittenti di Santa Maria di Galeria ? Possono i credenti o le stesse Autorità ecclesiastiche sposare la tesi innocentista e minimalista solo per un fatto di devozione alla Chiesa cattolica? Il dubbio che Radio Vaticana possa aver effettivamente causato danni alla salute dei bambini non dovrebbe attanagliare le coscienze di tutti gli uomini di "Fede" e indurli all'umiltà e alla prudenza? In fondo, se anche si trovassero nel mondo scientifico personalità autorevoli che riuscissero a confutare i cinque anni di lavoro del prof. Micheli, che riuscissero a confutare gli studi antecedenti dell'Osservatorio epidemiologico regionale e di esponenti dell'istituto Superiore di Sanità, quale soddisfazione e quale deresponsabilizzazione definitiva si potrebbe vantare rispetto alle famiglie colpite dal dolore e rispetto al mondo intero?

Non si terrebbe alta, invece, la dignità della Chiesa accettando il dubbio che le conclusioni a cui è giunto il prof. Micheli possano essere scientificamente attendibili? Non potrebbero i portavoce della Santa Sede ribadire senza risparmio la vicinanza alle famiglie colpite da lutti e malattie? Non potrebbero dichiarare la netta volontà di fare tutto il possibile, secondo il principio di cautela, per tutelare meglio in futuro la salute della popolazione senza escludere a priori la possibilità di un trasloco di quegli impianti?

Vorrà pur dire qualcosa quella vecchia lettera del Collegio Pontificio Germanico che, per motivi sanitari, invitava i coloni a lasciare le loro case poste dentro il terreno di Radio Vaticana? Vorrà pur dire qualcosa l'ordine della Fanteria di Cesano ai propri militari di non sostare sui terrazzi? E come spiegare la passata decisione di Trenitalia di schermare dalle onde elettromagnetiche i treni della linea Roma-Viterbo?

E allora, alla luce di tutto questo, il vero riscatto etico e morale dell'emittente pontificia e dei suoi esponenti sta, a nostro avviso, nell'accettazione pacifica del corso degli eventi, nel ripristino di un punto di riferimento che sembra messo in subordine: il valore della vita umana. 

Domenico Ciardulli

 Segretario del Coordinamento Comitati Roma Nord

14 luglio 2010

 

 

 

 

 

 

 

 

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