►LO SCIOPERO DEL 4 APRILE 2008
SCRIVE PAOLA, OPERATRICE AEC, SCHIAVA DI UNA COOP.
►SCRIVE GIOVANNA, 9 ANNI DI CONTRATTI CO.CO.CO
►SCRIVE ANDREA, OPERATORE SOCIALE
ALTRE TESTIMONIANZE(da ►Aprileonline.info)
Tina: "28 marzo 2008, 22:38 E' giunta davvero l'ora di scoperchiare il pentolone putrido delle false cooperative, che il più delle volte mettono in atto un doppio sfruttamento: quello dei lavoratori, che vengono ridotti a merce sottopagata e senza tutele, e quello del denaro pubblico, che viene loro conferito attraverso esternalizzazioni molto sospette e senza controlli. Sarebbe interessante proseguire nella sconvolgente indagine avviata dalla Gabanelli con Report oltre un anno fa e cominciare a inchiodare politici e dirigenti amministrativi alle loro responsabilità. Il colmo, poi, è che tutto questo sistema viene portato avanti in nome della...cooperazione! Qual è la proposta dei nostri politici di riferimento in proposito? Che dirà sul punto il caro Walter?"
Elisa: "Ho già raccontato la storia di un giovane toscano che ha versato un certo capitale ed è andato a lavorare in una cooperativa di sinistra, iscritta alla Lega delle Cooperative. Qui, educato dai genitori ,piccoli sindacalisti di base, alla solidarietà di classe e al rispetto dei diritti dei lavoratori si è accorto che i soci-lavoratori non hanno gli stessi diritti degli altri lavoratori perché, in teoria ,sono i padroni della cooperativa che, però, in pratica , è in mano ad un Consiglio di Amministrazione che si comporta come i peggior padroni. Non pensare neppure di poterlo cambiare alle elezioni successive perché una buona parte dei soci è stata accettata nella cooperativa purché appoggi il Consiglio stesso. Il giovane, visto che i lavoratori non potevano incidere neppure sull’organizzazione del lavoro perché era il Presidente che decideva chi ,che cosa e dove, si consulta con il suo sindacato e decidono di procedere alle elezioni delle RSU . Le elezioni vengono fatte nella cooperativa, il giovane è eletto RSU, ma…. il Consiglio di Amministrazione non riconosce le RSU perché la legge 30 ha annullato la 241 del Governo di centro-sinistra e rimanda ad una contrattazione fra sindacati e associazioni rappresentative della cooperazione la definizione di quali diritti sindacali hanno questi lavoratori che hanno la disgrazia di essere anche (finti) soci.La disposizione legislativa sui soci-lavoratori è del 2002 e, ad oggi,ancora , la contrattazione sui diritti sindacali non è stata fatta. Nel frattempo il sindacato non fa nulla per il mancato riconoscimento della RSU. Il giovane ricordando sempre gli insegnamenti familiari continua a lavorare in questa cooperativa cercando di promuovere fra i compagni una coscienza dei loro diritti e lottando sempre contro le ingiustizie ma , per questo, subisce continuamente delle ritorsioni da parte del Presidente. Ad un certo punto una società pubblica vuole dei lavoratori in appalto da questa cooperativa (mi sembra che fra l’altro non possono essere appaltati i lavoratori), il ragazzo, che nel frattempo è diventato uomo, ritiene di aver le professionalità richieste dalla società appaltante e chiede di partecipare alla selezione con cui sarà scelto il personale della cooperativa che sarà appaltato , selezione che consiste in un semplice colloquio , senza verificare le competenze e che sarà fatto da dirigenti della società a capitale misto e di un settore del Comune . La partecipazione gli viene negata con la motivazione che il Consiglio di Amministrazione è il solo a decidere quali soci scegliere per la selezione. Andando dall’assessore comunale da cui dipende il settore che si vuole appartare e minacciando uno scandalo (ma a livello politico si riesce sempre a giustificare certe scelte), viene infine ammesso alla selezione dove incontra persone che la cooperativa fa passare per soci della stessa, mentre risultano essere raccomandati politici o coniugi di responsabili del settore da cui è stato appaltato il servizio. Ed infatti queste persone arrivano prime nella graduatoria di selezione. Successivamente nella stessa attività c’è bisogno di altro personale che viene richiesto alla cooperativa. Il Consiglio d’Amministrazione dovrebbe mandare questo giovane uomo perché risulta il primo fra i rimanenti della graduatoria, ma viene scavalcato e il lavoro è affidato ad altri. Solo attraverso denunce ai politici interessati al settore in oggetto riesce ad essere appaltato alla società a capitale pubblico, dove lavora per un anno e mezzo pagato dalla cooperativa secondo il contratto originale della cooperativa e non equiparato a quello dei lavoratori della società pubblica. La società pubblica però assume in proprio con altri stipendi parenti di politici locali(nepotismo? Non si può dire perché rischi una denuncia per diffamazione). Il giovane uomo, dopo 2 settimane di ferie rientra ieri al suo lavoro e, senza che nessuno lo abbia avvertito, non trova più il suo posto. L’appalto , che fra l’altro non esiste nei documenti ufficiali, è terminato con la fine dell’anno, ci sarà dalla prossima settimana una “assegnazione diretta “ di servizi alla cooperativa ,senza selezioni di personale. Così il Presidente della cooperativa potrà decidere chi scegliere fra i soci-lavoratori: i tre raccomandati arrivati primi all’altra selezione ed un parente di….. che ha già lavorato presso l’amministrazione pubblica inviato dalla cooperativa e senza nessuna selezione! Ed il nostro giovane uomo? E' dovuto ritornare a fare il suo vecchio lavoro nella cooperativa. Dimenticavo: come vengono fatte le assunzioni in queste collusioni? Ecco: la cooperativa ,che poi vince gli appalti nella società a capitale pubblico, assume i raccomandati dai politici o amministratori unici di società pubbliche, poi alla richiesta, li riappalta ai settori pubblici che , non trattandosi di posti fissi, non hanno bisogno di ricorrere a concorsi. Questa è una storia vera, una delle tante che accadono ai nostri figli tutti i giorni e che avviene nella “civile “ Toscana. Ed i nostri giovani eroi cosa possono fare ? Arrendersi? Accettare il compromesso? Ricorrere al clientelismo politico anche loro? Lottare, ma con chi? O…. peggio?
29 marzo 2008, 10:43 non riuscite ad immaginare quanto mi abbia fatto piacere questa notizia.lavoro da più di 23 anni in un supermarket coop,Luisa conosco molto bene ciò che hai raccontato ho subito di tutto mi sono arrabiata inprimis con il sindacato che non difende i dipendenti perchè troppi sono dentro il sistema (figli,mogli,sorelle, parentele varie ricoprono ruoli importanti,i dipendenti normali vanno avanti solo se riescono a ruffianarsi con il direttoredel p.vendita,il quale sta tutto il giorno a controllare quanti minuti passi al bagno e,quanti minuti utilizzi per chiudere la cassa e se fai sciopero trovare il modo perfartela pagare.ogni stagione vengono assunti nuovi giovani,sempre diversi in modo che non maturino imesi per l'assunzione a tempo indeterminato.Il contratto non si firma perchè è degno non dei vecchi valori delle cooperative di mutuo soccorso bensì di quelli dei padroni delle ferriere,Le coop sono un pozzo di soldi i piùche ne beneficiano sono i Presidenti ed i consigli di amministrazione,CONSORTE docet.
29 marzo 2008, 11:12 Per lavoro mi sono occupato per circa cinque anni di società cooperative (di qualunque "colore"): posso testimoniare che quanto raccontato da (post 2) non è un episodio isolato, ed anche - ahinoi! - le cooperative "rosse" non marcano significative diversità. Il principio cooperativo di "una testa un voto" rimane spesso lettera morta. Nelle cooperative edilizie, ad esempio, il legale rappresentante (presidente del C.d.A) è frequentemente il vero dominus della situazione che tratta con i costruttori da pari a pari e che usa gli organi sociali (C.d.A., Collegio Sindacale ed Assemblea dei Soci) solo per ratificare le proprie decisioni. Altro punto di criticità è costituito dalle cosiddette cooperative "sociali" (quelle, per intenderci, il cui ambito di intervento è prevalentemente il mondo dell'assistenza sanitaria e che, per legge, devono avere un certo numero di soci socialmente svantaggiati, ad esempio disabili).Il più delle volte tali cooperative lavorano in regime di convenzione con strutture pubbliche (ospedali, centri di assistenza per anziani e/o disabili...); sarebbe interesante indagare su come vengano "accettati" e/o "reclutati" i soci lavoratori, con quali garanzie questi ultimi lavorino e se sono regolarmente chiamati a partecipare alle assemblee societarie (normativamente almeno una l'anno per l'approvazione dei bilanci). Pensando al "compagno" Consorte, certe situazioni non possono stupire. Sono convinto che una Sinistra veramente nuova dovrà avere il coraggio di mettere le mani nel "merdaio" costituito dalla finta cooperazione. [baalarm@virgilio.it]
29 marzo 2008, 16:48 Vorrei chiedere ai compagni che leggono Aprile e che hanno avuto esperienza diretta o indiretta di come sono gestite le cosiddette cooperative, di come vengono trattati i lavoratori, di come vengono aggirate le leggi, di come viene agganciato il denaro pubblico (magari dagli stessi che si lamentano che il pubblico non funziona) a tutti coloro che hanno queste esperienze chiederei: pubblicatele su Aprile, come ha fatto la compagna Elisa! Cominciamo da questo giornale a denunciare fatti e comportamenti e da lì, poi, tentiamo di trovare proposte di soluzioni concrete. Non sarebbe un modo opportuno,non sterile, non parolaio, di affrontare i problemi reali e di riflettere per tentare di trovare delle soluzioni da Sinistra? Non sarebbe un modo non banale e concreto di utilizzare Aprileonline? Attendo qualche risposta, anche dai pddini.
29 marzo 2008, 18:06 Veramente ottimo Domenico Ciardulli, ci vorrebbero articoli così in tutti i giornali di Sinistra e non. Ottimi anche i commenti che rispecchiano una realtà che è persino peggiore. E non solo fra le coop sociali, credetemi. Visto che ci sono, voglio informarvi che è stato aggiudicato l’appalto per la costruzione della nuova base di guerra al Dal Molin di Vicenza alla CMC di Ravenna e alla CCC di Bologna per 245 milioni di euro. Sia la CMC che la CCC sono due coop “rosse”. La CMC è anche quella che aveva avviato i lavori il Val Susa, che doveva costruire il ponte sullo stretto di Messina e che era sotto processo per disastro ambientale nel Mugello. Sulla CMC un tempo presieduta dal ministro Bersani, c’è tanto di quel materiale da scrivere uno sconcertante libro inchiesta. Inoltre, mentre il succulento appalto viene aggiudicato, cominciano a piovere sugli attivisti No Dal Molin, avvisi di garanzia e perquisizioni personali.
30 marzo 2008, 11:08 Nella mia città il comune ha esternalizzato a delle cooperative il servizio di 2 asili nido, compreso quello educativo.Gli insegnanti ma anche il personale ausiliario guadagnano molto meno rispetto ai dipendenti pubblici con stesse manzioni e non sono pagati durante l'estate. Mio figlio, ausiliare del traffico ,poteva avere applicato un contratto molto più vantaggioso , gli viene invece applicato quello di aipark con il quale non raggiunge , dopo 5 anni di lavoro, i 1000 euro mensili. Non vorrei che tu confondessi i contratti dei dipendenti di cooperative come la COOP (distribuzione) con quelli dei soci-lavoratori
30 marzo 2008, 15:34 Sarebbe ora che venga rimosso un enorme malinteso che ha permesso alla cooperazione di far decadere i valori fondanti che ne hanno valorizzato la nascita e l'esistenza. Il sindacato con la sua inerzia di fatto non ha saputo impedire che nell'interno del movimento cooperativo proliferassero quei virus che ne hanno intaccato la loro stessa ragione di esistere,offrendo il fianco ai continui attacchi della destra che capendone la valenza vorrebbero penalizzarle e demonizzarle. Il sindacato facesse il sindacato,sarebbe stato anche un aiuto a quella cooperazione sana che coerentemente con i propri valori giustifica la sua esistenza valorizzando la propria specificità.
31 marzo 2008, 20:21 E' dal 90 che lavoro come assistente domiciliare ai disabili nelle coop!! Ci hanno succhiato tutto!! Spero che venga diffusa questa notizia!! Ma tanto le coop faranno come al solito I RICATTI: o così o prendiamo un'extracomunitario!!