SICUREZZA NELLE SCUOLE: QUEL NEMICO DEI BAMBINI "INODORE" E "INVISIBILE"...
a cura di Domenico Ciardulli*
(Foto "La Repubblica centro estivo Scuola Leopardi Roma")
Molto si è parlato di sicurezza delle scuole in riferimento soprattutto ad edifici fatiscenti, scale antincendio precarie, presenza di vecchi impianti con amianto, infissi, solai e arredi non a norma.
Sembra invece che rimanga spesso completamente trascurato il problema della salubrità ambientale dovuta a irregolari parametri termici e di ventilazione delle aule per inadeguata climatizzazione e a radiazioni provenienti da sorgenti elettromagnetiche come antenne di vecchia e nuova installazione a ridosso di edifici scolastici e abitazioni.
Di seguito trascriviamo il parere sull'argomento di un medico pediatra e invitiamo i dirigenti scolastici, il corpo docente e non docente a muoversi assieme ai genitori per indurre sia le Aziende Sanitarie Locali a soffermarsi sul microclima ambientale suggerendo soluzioni per una sana vivibilità degli ambienti scolastici. Contestualmente, sia richiesto alle Agenzie Regionali Protezione Ambiente (in sigla Arpa) di intervenire in tutte quelle scuole situate a ridosso di elettrodotti, antenne radiotelevisive e stazioni radio-base per la telefonia mobile, per misurare con le adeguate attrezzature, l'intensità dell'inquinamento elettromagnetico prodotto da tali sorgenti. Soprattutto a protezione della popolazione infantile andrebbe attentamente presa in seria considerazione, ove si rilevino situazioni di rischio, lo spegnimento e lo spostamento di sorgenti di emissione.
Ecco quanto ha scritto il prof. Arnaldo Cantani, medico pediatra, sul Corriere della Sera di venerdì 4 ottobre 2013:
"I campi magnetici sono diffusi e il mal di testa, che sorge all'improvviso, ne può essere indotto. I campi elettrici e magnetici a bassa frequenza creano nel corpo correnti indotte, mentre nel caso dei campi ad alta frequenza l'energia viene assorbita dai tessuti e dissipata come calore, con un aumento della temperatura generale o locale, secondo che venga esposto l'intero corpo o solo alcuni organi. Il termine elettrosmog denota l'insieme dei campi magnetici (EM) prodotti artificialmente, ma la sua connotazione negativa suggerisce di includere gli EM tra le fonti di inquinamento: che riguarda anche installazioni radar, impieghi industriali, impianti di diffusione radiofonica e televisiva, linee elettriche, telefonia cellulare. Inoltre sono proliferate ovunque le stazioni radio e tv, fino a concentrarsi specie in luoghi elevati, con i ripetitori per i piccoli centri (vedi Radio Vaticana e Monte Mario). Spesso tali stazioni sono rimaste al centro dei luoghi abitati, con una proliferazione continua. Esse diffondono elettrosmog, quindi andrebbero spostate, a mano a mano, in luoghi disabitati, per la salute dei cittadini. Dal punto di vista sintomatologico, la clinica ha individuato con chiarezza alcuni effetti sanitari dei campi elettromagnetici, dovuti ad un eccessivo aumento della temperatura, superare alle normali variazioni fisiologiche. Questi effetti termici si manifestano solo quando l'intensità del campo supera determinati livelli di soglia su cui si basano le norme di protezione. Tali livelli sono superiori a quelli che si incontrano normalmente nella vita quotidiana e molto superiori, in particolare, a quelle cui si può essere esposti con antenne radio o tv e, ancor più, da parte delle antenne (dette stazioni radio-base) della telefonia cellulare. I sintomi più frequenti sono di tipo psicosomatico: cefalea, astenia, insonnia, per esposizione molto ripetuta, opacizzazione del cristallino, ridotta fertilità e maggior rischio di leucemia e tumori. I cellulari sono pericolosi per la vicinanza al terminale alla testa dell'utilizzatore: questo va adoperato con l'antenna sempre completamente estratta e mai in vicinanza o all'interno di superfici metalliche (come l'auto). Da pediatra sottolineo che il rischio dell'elettrosmog "invisibile" "inodore" è particolarmente grave per i bambini. Sulla diffusione delle antenne a Roma le autorità devono prendere urgenti provvedimenti, adottando criteri di esposizione cautelativi, pianificando le installazioni in contraddittorio con i Gestori e le Associazioni o Comitati rappresentanti dei cittadini: eseguire istruttorie rigorose per le richieste di nuove installazioni, predisporre controlli su quelle già fatte e sanzioni per gli inadempimenti, stabilire monitoraggi continui sul territorio, indennizzare i cittadini che, per ragioni di pubblica utilità, sono costretti a vivere vicini ad antenne."
* Segretario Ass.ne "Coordinamento Comitati Roma Nord"