A distanza di circa 60 giorni dal controllo a campione dei secchioni presso alcuni condominii di Ottavia, sono arrivati in questi giorni i verbali con multe a importo prevalentemente di euro 100 più spese di notifica.
Ne rappresentiamo di seguito una di euro 100 + euro 13 di spese.
Uno dei verbali, scritto da 2 accertatori AMA, recita quanto segue: “All’interno del contenitore AMA dedicato al rifiuto non riciclabile venivano rinvenuti rifiuti da avviare al riciclo: Plastica – Carta – Vetro – Polistirolo – Tetrapac”
Non ci sarebbe nulla da eccepire se il sistema “porta a porta” funzionasse regolarmente e se ci fosse una comunicazione efficace e persistente tra l’azienda e i cittadini.
Ma vi sono, invece, diversi tipi di problemi sui quali occorrerebbe prodigarsi:
- I continui e frequenti ritardi nel ritiro programmato, a volte della plastica, a volte della carta, provoca accumuli indecenti a ridosso degli ingressi condominiali con conseguenze dal punto di vista igienico e di dispersione dei rifiuti causata dal caldo, dagli animali e dal vento;
- Non tutti i secchioni sono inaccessibili a persone esterne al condominio per l’assenza di una recinzione. Quindi chiunque, non ancora raggiunto dal servizio di raccolta, potrebbe sbarazzarsi durante le ore notturne di qualsiasi cosa;
- Alcuni comitati di quartiere ad est della capitale hanno contestato vivacemente, con raccolte di firme e comunicati stampa, le sanzioni collettive contro interi condominii non avendo individuato il vero responsabile (sui verbali indicati come “ignoti”): “Il provvedimento appare discriminatorio verso i cittadini che eseguono quel tipo di raccolta e ingiusto verso quelle persone che non hanno nulla a che vedere con la ripartizione errata del rifiuto;
la sanzione più che un mezzo educativo appare come un nuovo balzello destinato a riempire le casse della municipalizzata o dell’amministrazione comunale. In Italia la legge e il diritto non permettono che una persona debba rispondere dei “delitti”di un’altra ma deve essere accertato colui che compie il reato…” (www.collianiene.org)
Non è possibile ritenere sufficiente ed esclusiva quella prima e unica campagna informativa diretta ai cittadini-utenti attraverso un opuscolo e i primi accessori (buste e secchio). Occorre insistere con altre campagne informative, integrazioni e approfondimenti sia presso il domicilio sia presso comunità scolastiche, parrocchiali, sportive. Esempio: il cartone sporco della pizza c’è chi lo butta nell’umido e chi lo butta nell’indifferenziata. Ci sono comuni italiani che danno indicazioni differenti. Non sarebbe male puntualizzare ripetutamente per le famiglie più fragili le modalità di riparto dei rifiuti. Altro esempio: “la carta va raccolta nelle buste di carta e non nelle buste di plastica ecc ecc”
Dal 1 gennaio al 31 luglio 2017 gli Agenti Accertatori Ama hanno complessivamente disposto nella città 13.176 sanzioni per infrazioni al Regolamento Comunale per la gestione dei rifiuti urbani.
Queste nello specifico le sanzioni in materia di raccolta differenziata (dal sito amaroma):
928 errato conferimento diverse frazioni di rifiuto (art. 12 comma 3 – €100)
4.048 errato utilizzo/custodia contenitori condominiali assegnati (art. 14 comma 7 – € 100)
490 errato conferimento frazione umida (art. 17 – € 100)
218 errato conferimento imballaggi cellulosici (cartoni) e carta (art. 18 – € 100)
154 errato conferimento multimateriale (art. 18 – € 100)
1.123 mancata differenziazione e abbandono generico (art. 60 comma 1, 2, 3 – € 100)
Concludiamo augurandoci che sia fatto uno sforzo comune e condiviso, sia da parte dell’Azienda Amaroma (direzione generale, ufficio comunicazione e stampa, coordinatori delle aree urbane periferiche preposte alla programmazione e alla turnistica), sia da parte dei cittadini stessi perchè si attivino nei quartieri con maggiore impegno e diligenza diffondendo maggiore sensibilità individuale e collettiva diretta ad un efficace smistamento dei rifiuti.
Le multe collettive dell’ Ama sono qualcosa di inaccettabile e che applicano un principio gravissimo secondo cui siccome l’ Ama non è in grado di trovare il responsabile dell’errato conferimento allora appioppa la multa all’ intero condominio.
Io mi sorprendo di come troppa gente accetti supinamente questa ingiustizia che applica lo stesso identico principio che applicavano i nazisti, se l’Ama è incapace (in realtà non vuole perchè i metodi ci sono) di trovare il colpevole non può multare sommariamente tutti indistamente, ivi compresi coloro che si fanno un culo cosi’ per differenziare, tutto ciò a me sembra solo un astuto modo di fare cassa.