Gentile Presidente Campagna, gentile Sindaco Raggi,
come certamente saprete, a Roma ci sono municipi che non sono stati amministrati male tanto che in questi anni alcuni consiglieri 5stelle hanno votato molte delibere della maggioranza.
Ma, a prescindere da questo elemento, sarebbe giusto riconoscere che alcuni giovani assessori, caratterizzati da una provenienza più civica che partitica, hanno svolto bene il loro compito guadagnandosi la stima e l’apprezzamento dell’opinione pubblica trasversalmente a partiti e ideologie.
Vorrei chiederVi di valutare la possibilità di inserimento in Giunta del giovane Marco Della Porta.
L’ex Assessore alla Cultura del Municipio 14 ha certamente brillato per aver saputo ben rapportarsi e interagire positivamente con biblioteche, associazioni, insegnanti, alunni e famiglie.
Costruendo una rete di partnership con la Rete Ferroviaria Italiana, con la Soprintendenza ai Beni archeologici di Roma, con giovani writers, l’ex assessore ha portato una ventata di innovazione nei quartieri del municipio avviando progetti di riqualificazione di siti degradati e contribuendo così a risvegliare sensibilità artistiche e culturali fino ad allora sopite e poco valorizzate.
Alla luce di quanto sopra, sarebbe giusto e importante non ignorare quanto viene richiesto da quelle tante cittadine e cittadini del Municipio 14 che, pur avendo votato per il cambiamento politico, ritengono che Marco Della Porta sia stata una risorsa umana e professionale rigorosamente dedita al bene comune, intellettualmente onesta, e per questi motivi meriterebbe di continuare il prezioso lavoro avviato.
Così come il Sindaco ha intelligentemente aperto le porte della Giunta a personalità di indubbio valore, trasversale ai partiti, superando equilibrismi e opportunismi politici, così mi auguro si abbia la stessa apertura mentale e sensibilità nel Municipio 14, magari sentendo anche il parere degli ex consiglieri municipali 5stelle, Iorio e Terranova. Non si chiuda aprioristicamente alla disponibilità di persone preparate oneste e qualificate che abbiano ben operato distinguendosi per le loro capacità piuttosto che per un’etichetta di partito.
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